Scopriamo il tour con laboratorio di ceramica
Il tour guidato da Giovanna Soloni è iniziato con una visita al museo SANPAOLO, il museo della città di Monselice, alla scoperta delle sale che ospitano i reperti archeologici ceramici rinvenuti a partire dall’epoca del Bronzo antico, dove abbiamo avuto il privilegio di apprendere gli usi e ai costumi dei nostri progenitori, così come informazioni relative alla speciale conformazione del territorio euganeo Da qui il nostro itinerario è proseguito con una bella passeggiata fino a via Cava delle More, situata alle falde del Monte Ricco, così denominata per l’estrazione di materiale pietroso, la cava, e per la presenza di moràri, cioè gelsi, che erano, non fino a tanto tempo fa, diffusi e utilizzati nell’allevamento dei bachi da seta. Il percorso ci darà l’occasione di ammirare Monselice da una prospettiva diversa. Saremo quindi accolti nell’atelier dell’artista Leila Bachir, appassionata artigiana della ceramica, la cui storia è singolare. Leila, francese di origini Amazigh, cioè berbere, naturalizzata « euganea », ci farà conoscere le peculiarità uniche della lavorazione della ceramica, attraverso le sue preziose mani e soprattutto attraverso la storia della sua vita. Nel suo DNA infatti, scorrono da generazioni la passione e la maestria della lavorazione di questo materiale che nella tradizione berbera della Cabilia è sempre stata un’arte fondamentale. L’incipit di questa passione le è stato trasmesso dalla nonna, ma poi Leila l’ha sviluppato in maniera differente durante la sua vita, in punti geografici diversi e grazie ad incontri non casuali, rifacendolo proprio e rielaborandolo con proprie tecniche sperimentali. La fonte d’ispirazione primaria per le sue creazioni, sono proprio la splendida flora e fauna del Monte Ricco, che circondano il suo atelier e la sua casa : uccellini che cantano, variopinte farfalle, sinuosi fiori, ulivi secolari,…. Le basta guardare fuori dalla finestra e arrivano le idee. I suoi animaletti da collezione, i suoi gioielli, i bottoni, le sue lampade così come ognuno dei suoi manufatti, possiedono un’espressività commovente. Ogni partecipante ha sperimentato in prima persona il potere terapeutico e la gioia insiti nella lavorazione dell’argilla con le proprie mani, grazie ad un laboratorio molto particolare, in cui realizzerà il proprio piccolo amuleto porta-fortuna. E’ stato dimostrato che attività manuali quali quelle del plasmare, creare, costruire, siano fondamentali per lo sviluppo mentale ed emotivo. Leila aggiunge che la ceramica è un’arte che cura l’anima. Al termine del laboratorio, è stata degustata una merenda completamente naturale, a base di prodotti di stagione del territorio. Verrà proposta anche una piccola passeggiata esplorativa rilassante, in mezzo alla natura che ispira la nostra Artista per le sue creazioni.