Frammenti di Ceramica Monselicense
Dai reperti pre-romani alla lavorazione della ceramica come Arteterapia.
- Tour gratuito, con prenotazione obbligatoria effettuata almeno 48 h prima.
- Numero massimo di partecipanti : 8 persone
- Durata tour esperienziale con itinerario completo : 4 ore circa
- Percorrenza totale a piedi: 4.5 Km
- Punto d’incontro : IAT di Monselice, via del Santuario, 2
- Destinazione : « Atelier Cava delle More » di Leila Bachir, via Cava delle More, 2 A
- Giorno : venerdì pomeriggio – Vedere date predisposte
- Orario di incontro : 14:30
- Difficoltà : facile
- Parcheggio : Campo della Fiera, Cava della Rocca
- In treno: da Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna linea FS Bologna –Venezia stazione di Monselice, da Mantova Mantova-Monselice. – orari consultabili su: www.trenitalia.it
- Adatto a chiunque
- Lingue : italiano e (all’occorrenza) inglese
- Abbigliamento comodo e sportivo
- Per informazioni e prenotazioni : info@creoescopro.it , cell : 3383145379




L’attività della ceramica accompagna l’uomo fin dal Neolitico ed è sempre stata presente in quasi tutte le latitudini del mondo per creare oggetti utili ed essenziali per la vita quotidiana. Nell’arco dei millenni e poi dei secoli, si è affinata e contraddistinta, affermandosi soprattutto in alcuni Paesi, come una forma d’arte tra le più nobili. Il contatto manuale insito nella possibilità di plasmare la terra, che è l’elemento naturale che ci contraddistingue donando addirittura il nome al nostro Pianeta, può metaforicamente aiutarci a « ri-plasmare » la nostra interiorità, e le nostre idee, regalandoci la spensieratezza e la riscoperta del mettersi in gioco. In Veneto, le capitali di questa antica tradizione sono Nove, Bassano del Grappa e l’antica Atheste, cioè l’odierna città di Este, del cui agro faceva parte storicamente anche Monselice.
Il tour inizierà con una visita al museo SANPAOLO, il museo della città di Monselice, mirata alla scoperta delle sale che ospitano i reperti archeologici ceramici rinvenuti a partire dall’epoca del Bronzo antico, dove avremo il privilegio di apprendere molte notizie interessanti relative agli usi e ai costumi dei nostri progenitori, così come informazioni relative alla speciale conformazione del territorio euganeo. Da qui il nostro itinerario proseguirà con una bella passeggiata fino a via Cava delle More, situata alle falde del Monte Ricco, così denominata per l’estrazione di materiale pietroso, la cava, e per la presenza di moràri, cioè gelsi, che erano, non fino a tanto tempo fa, diffusi e utilizzati nell’allevamento dei bachi da seta. Il percorso ci darà l’occasione di ammirare Monselice da una prospettiva diversa. Saremo quindi accolti nell’atelier dell’artista Leila Bachir, appassionata artigiana della ceramica, la cui storia è singolare. Leila, francese di origini Amazigh, cioè berbere, naturalizzata « euganea », ci farà conoscere le peculiarità uniche della lavorazione della ceramica, attraverso le sue preziose mani e soprattutto attraverso la storia della sua vita. Nel suo DNA infatti, scorrono da generazioni la passione e la maestria della lavorazione di questo materiale che nella tradizione berbera della Cabilia è sempre stata un’arte fondamentale. L’incipit di questa passione le è stato trasmesso dalla nonna, ma poi Leila l’ha sviluppato in maniera differente durante la sua vita, in punti geografici diversi e grazie ad incontri non casuali, rifacendolo proprio e rielaborandolo con proprie tecniche sperimentali. La fonte d’ispirazione primaria per le sue creazioni, sono proprio la splendida flora e fauna del Monte Ricco, che circondano il suo atelier e la sua casa : uccellini che cantano, idee. I suoi animaletti da collezione, i suoi gioielli, i bottoni, le sue lampade così come ognuno dei suoi manufatti, possiedono un’espressività commovente. Ogni partecipante sperimenterà in prima persona il potere terapeutico e la gioia insiti nella lavorazione dell’argilla con le proprie mani, grazie ad un laboratorio molto particolare, in cui realizzerà il proprio piccolo amuleto porta-fortuna. E’ stato dimostrato che attività manuali quali quelle del plasmare, creare, costruire, siano fondamentali per lo sviluppo mentale ed emotivo. Leila aggiunge che la ceramica è un’arte che cura l’anima.
Al termine del laboratorio, verrà degustata una merenda completamente naturale, a base di prodotti di stagione del territorio. Verrà proposta anche una piccola passeggiata esplorativa rilassante, in mezzo alla natura che ispira la nostra Artista per le sue creazioni.
Terminata questa splendida esperienza, torneremo al punto di partenza.
Tutti i tour esperienziali proposti dal progetto Cre.Sco sono stati concepiti come esperienza di slow tourism, proprio al fine di poter esperire il « tempo » come un valore differente e con una modalità più appagante. Per questo motivo ogni tour ha una durata minima di almeno 3h e’30. #Rethink & Retake your Time !!